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Il tumore metastatico


Un tumore metastatico è un tumore secondario la cui diffusione avviene in zone anatomiche differenti dalla sede originaria del tumore primario. Le cellule cancerose, distaccandosi dal loro punto di origine, possono spostarsi attraverso il sistema linfatico e circolatorio, insediandosi in altri organi e tessuti del corpo, dando così luogo alle metastasi.

Tra gli organi più frequentemente colpiti da metastasi vi sono le ossa, soprattutto la colonna vertebrale, il bacino, i femori, le costole e la teca cranica, oltre ai polmoni, alla pleura, ai linfonodi, alla pelle, al fegato e, più raramente, al cervello1.

Il tumore al seno metastatico


Il carcinoma mammario metastatico, noto anche come tumore al seno di IV stadio, è una forma tumorale che ha origine nel seno e si diffonde in altre regioni del corpo mantenendo, però, le stesse caratteristiche del tumore primario.

I fattori che possono portare allo sviluppo di metastasi possono essere per esempio l'età in cui compare il primo tumore, le sue caratteristiche molecolari, lo stadio iniziale e la presenza di eventuali mutazioni genetiche2.

Si calcola che nel 2023 siano stati diagnosticati 55.900 nuovi casi di tumore al seno3. Di questi, 3500 risultano essere tumori metastatici al momento della diagnosi, mentre il restante numero riguarda tutte quelle pazienti a cui era già stato diagnosticato un tumore nei dieci anni precedenti. Attualmente, si stima siano tra le 37.000 e le 52.000 le donne in Italia che vivono con questa patologia cronica4.

Grazie ai recenti avanzamenti della ricerca scientifica, le cure per il tumore metastatico al seno si sono notevolmente perfezionate, garantendo una maggiore efficacia. Con la terapia oggi è possibile rallentare la progressione della malattia migliorando la qualità della vita delle pazienti, con un conseguente aumento significativo della sopravvivenza.

Le terapie a bersaglio molecolare e gli anticorpi monoclonali sono ad oggi le più avanzate e comunemente impiegate per gestire al meglio la malattia5.

Per tumore al seno triplo negativo (TNBC) si intendono quei tumori che hanno tendenza alla metastatizzazione e alla progressione dopo il trattamento, e rappresentano circa il 15% dei casi di carcinomi mammari.

Viene chiamato “triplo negativo” a causa dell’assenza di tre recettori solitamente presenti sulla superficie delle cellule tumorali ossia i recettori per gli estrogeni, per il progesterone e il recettore HER2.

Tuttavia, a causa di questa mancanza, il TNBC non risponde alle terapie ormonali o ai farmaci diretti contro HER2, rendendo la chemioterapia il trattamento standard anche se presenta rapide ricadute.

Solo di recente sono stati sviluppati nuovi trattamenti, come l'immunoterapia e farmaci a bersaglio biomolecolare, che hanno migliorato le prospettive di cura per le pazienti con TNBC metastatico (mTNBC)6. Ciononostante, tali opzioni sono limitate a specifiche caratteristiche del tumore e vengono impiegate principalmente come trattamento di prima linea.

Cod. PA2445b